Devo Continuare la Terapia Se Non ne Ho Voglia?
Devo Continuare la Terapia Se Non ne Ho Voglia?
Foto di Mart Production da Pexels
continuare terapia
La psicoterapia è sì un viaggio, ma non sempre una “passeggiata”. Come in ogni percorso significativo, ci sono momenti di entusiasmo e, inevitabilmente, periodi in cui la voglia di proseguire la terapia si perde. Forse ti senti stanco/a, forse pensi di aver risolto o forse semplicemente non ne hai più voglia.
Se questo momento è arrivato, sappi che non sei il solo. La demotivazione è estremamente comune, soprattutto in una fase cruciale del lavoro su di sé. Se ti stai chiedendo:
«Devo continuare la terapia se non ne ho voglia?»
continuare terapia
la prima cosa da sapere è questa: non c’è alcun obbligo a proseguire. E questa è una buona notizia. Tuttavia, quando questo momento arriva, sappi che non è mai un caso.
continuare terapia
La buona notizia e il passo cruciale
La buona notizia, come dicevamo poco fa, è che hai il pieno diritto di interrompere la terapia se senti che non fa più per te. Il processo è tuo e tua è la libertà di scelta.
Tuttavia, prima di decidere di troncare di netto, arriva il passo più importante. Fermati e poniti questa domanda:
«Perché voglio interrompere proprio ora questa relazione?»
Sì, hai letto bene: la psicoterapia è, innanzitutto, una questione relazionale!
continuare terapia
Non è un Capriccio: Cosa si Nasconde Dietro la Perdita di Motivazione?
Spesso, la perdita della voglia di proseguire non è un semplice capriccio. È, invece, un segnale che sta accadendo qualcosa a livello relazionale.
Questo “qualcosa” può avere diverse origini e significati:
- Tensioni esterne riversate: Potrebbe essere un momento difficile nella tua vita (lavorativo, familiare, sentimentale) che, inconsciamente, stai riversando nel rapporto con il tuo terapeuta;
- Dinamiche nello spazio terapeutico: Potrebbe essersi creato qualcosa proprio tra te e il tuo psicologo: un’incomprensione, una resistenza o il riemergere di vecchi schemi relazionali (anche se non ne sei pienamente consapevole);
- Paura del cambiamento: A volte, la resistenza arriva proprio quando il cambiamento è imminente o quando si toccano temi particolarmente dolorosi o delicati. La tua mente potrebbe attivare un meccanismo di fuga per proteggersi.
Seduta di terapia inutile? Se hai provato questa sensazione, questo articolo ti aiuterà a fare chiarezza.
continuare terapia
L'Importanza Cruciale di Parlarne con il tuo Psicologo
Proprio per questo motivo, è di cruciale importanza parlarne col tuo terapeuta.
Ricordati sempre che il tuo psicologo non giudica, ma ti aiuta a capire.
Portare in seduta il pensiero di voler interrompere, la demotivazione o la rabbia che provi verso il percorso è un gesto di responsabilità e di profonda onestà.
Parlarne esplicitamente col tuo terapeuta di aiuterà a:
- Dagli un senso: discutere apertamente di questo sentimento è l’unico modo per dare un senso a ciò che provi;
- Trovare una chiave di volta: riconoscere e analizzare la resistenza può rappresentare un momento di svolta nel tuo percorso di terapia, portando a una nuova comprensione e a un salto di qualità.
E, se alla fine, dopo aver discusso e compreso la radice del blocco, la scelta rimane quella di chiudere, avrai almeno la certezza di aver trovato la giusta, consapevole e risolutiva conclusione.
continuare terapia
Stai pensando alla psicoterapia? Clicca qui per scoprire i segnali che indicano che questo è il momento perfetto per iniziare a prenderti cura di te.
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Foto di Mart Production da Pexels
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La psicoterapia è sì un viaggio, ma non sempre una “passeggiata”. Come in ogni percorso significativo, ci sono momenti di entusiasmo e, inevitabilmente, periodi in cui la voglia di proseguire la terapia si perde. Forse ti senti stanco/a, forse pensi di aver risolto o forse semplicemente non ne hai più voglia.
Se questo momento è arrivato, sappi che non sei il solo. La demotivazione è estremamente comune, soprattutto in una fase cruciale del lavoro su di sé. Se ti stai chiedendo:
«Devo continuare la terapia se non ne ho voglia?»
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la prima cosa da sapere è questa: non c’è alcun obbligo a proseguire. E questa è una buona notizia. Tuttavia, quando questo momento arriva, sappi che non è mai un caso.
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La buona notizia e il passo cruciale
La buona notizia, come dicevamo poco fa, è che hai il pieno diritto di interrompere la terapia se senti che non fa più per te. Il processo è tuo e tua è la libertà di scelta.
Tuttavia, prima di decidere di troncare di netto, arriva il passo più importante. Fermati e poniti questa domanda:
«Perché voglio interrompere proprio ora questa relazione?»
Sì, hai letto bene: la psicoterapia è, innanzitutto, una questione relazionale!
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Non è un Capriccio: Cosa si Nasconde Dietro la Perdita di Motivazione?
Spesso, la perdita della voglia di proseguire non è un semplice capriccio. È, invece, un segnale che sta accadendo qualcosa a livello relazionale.
Questo “qualcosa” può avere diverse origini e significati:
- Tensioni esterne riversate: Potrebbe essere un momento difficile nella tua vita (lavorativo, familiare, sentimentale) che, inconsciamente, stai riversando nel rapporto con il tuo terapeuta;
- Dinamiche nello spazio terapeutico: Potrebbe essersi creato qualcosa proprio tra te e il tuo psicologo: un’incomprensione, una resistenza o il riemergere di vecchi schemi relazionali (anche se non ne sei pienamente consapevole);
- Paura del cambiamento: A volte, la resistenza arriva proprio quando il cambiamento è imminente o quando si toccano temi particolarmente dolorosi o delicati. La tua mente potrebbe attivare un meccanismo di fuga per proteggersi.
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Seduta di terapia inutile? Se hai provato questa sensazione, questo articolo ti aiuterà a fare chiarezza.
L'Importanza Cruciale di Parlarne con il tuo Psicologo
Proprio per questo motivo, è di cruciale importanza parlarne col tuo terapeuta.
Ricordati sempre che il tuo psicologo non giudica, ma ti aiuta a capire.
Portare in seduta il pensiero di voler interrompere, la demotivazione o la rabbia che provi verso il percorso è un gesto di responsabilità e di profonda onestà.
Parlarne esplicitamente col tuo terapeuta di aiuterà a:
- Dagli un senso: discutere apertamente di questo sentimento è l’unico modo per dare un senso a ciò che provi;
- Trovare una chiave di volta: riconoscere e analizzare la resistenza può rappresentare un momento di svolta nel tuo percorso di terapia, portando a una nuova comprensione e a un salto di qualità.
E, se alla fine, dopo aver discusso e compreso la radice del blocco, la scelta rimane quella di chiudere, avrai almeno la certezza di aver trovato la giusta, consapevole e risolutiva conclusione.
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