Quando la seduta di terapia è stata inutile
Quando la seduta di terapia è stata inutile
Foto di Liza Summer da Pexels
«Oggi ho solo buttato i soldi. Non ho ricevuto risposte e non è cambiato nulla».
Questa frase è stata pensata almeno una volta da chi ha fatto l’esperienza di un percorso di terapia.
Ci sono sedute in cui si sente il bisogno di portare tanto: tormenti, sofferenza, emozioni dolorose. Si guarda lo psicologo in cerca di una risposta, di un antidolorifico con effetto immediato, di quella frase magica che possa rimettere tutto a posto.
Ma la risposta non arriva.
Come funziona veramente la psicoterapia?
Il fatto è che quella seduta non è una monade indipendente, senza passato e senza futuro.
Ogni incontro è legato all’altro da un filo continuo e quell’antidolorifico a cui tanto si anela, non è la risposta precisa ad ogni singola domanda. Lo si ritrova, bensì, all’interno della relazione terapeutica.
La seduta non dev’essere un’operazione chirurgica, dove il chirurgo è chiamato a compiere un’azione drastica, veloce e, necessariamente, cruenta.
La psicoterapia è un processo dolce, profondo e, quindi, lento.
Ricordati che tutto ciò che che depositi nella stanza di analisi non è lasciato al vento, ma viene raccolto da un contenitore che accoglie, trattiene e metabolizza con i tempi che servono: la mente del terapeuta.
L’antidolorifico, dunque, non sta nel botta e risposta. Viene rilasciato nel corso delle sedute, intensificato dalla continuità della psicoterapia.
Quando la seduta di terapia è stata inutile?
Alla luce di tutto questo, capisci da te che non esistono sedute inutili. Ogni volta che si torna dentro la stanza di terapia si decide di proseguire una relazione, di dare una vita a un incontro che sarà un tassello fondamentale per l’esito finale.
Perchè la terapia è una medicina che si dipana e diluisce nel tempo. Certi giorni la si sente di più, altri di meno e soltanto alla fine si potrà assaporare, completamente, tutto quanto l’effetto.
Se hai dei dubbi o ti stai chiedendo se la terapia può esserti d’aiuto, questo articolo potrebbe esserti molto utile:
Quando la seduta di terapia è stata inutile
Foto di Liza Summer da Pexels
«Oggi ho solo buttato i soldi. Non ho ricevuto risposte e non è cambiato nulla».
Questa frase è stata pensata almeno una volta da chi ha fatto l’esperienza di un percorso di terapia.
Ci sono sedute in cui si sente il bisogno di portare tanto: tormenti, sofferenza, emozioni dolorose. Si guarda lo psicologo in cerca di una risposta, di un antidolorifico con effetto immediato, di quella frase magica che possa rimettere tutto a posto.
Ma la risposta non arriva.
Come funziona veramente la psicoterapia?
Il fatto è che quella seduta non è una monade indipendente, senza passato e senza futuro.
Ogni incontro è legato all’altro da un filo continuo e quell’antidolorifico a cui tanto si anela, non è la risposta precisa ad ogni singola domanda. Lo si ritrova, bensì, all’interno della relazione terapeutica.
La seduta non dev’essere un’operazione chirurgica, dove il chirurgo è chiamato a compiere un’azione drastica, veloce e, necessariamente, cruenta.
La psicoterapia è un processo dolce, profondo e, quindi, lento.
Ricordati che tutto ciò che depositi nella stanza di analisi non è lasciato al vento, ma viene raccolto da un contenitore che accoglie, trattiene e metabolizza con i tempi che servono: la mente del terapeuta.
L’antidolorifico, dunque, non sta nel botta e risposta. Viene rilasciato nel corso delle sedute, intensificato dalla continuità della psicoterapia.
È una medicina che si dipana e si diluisce nel tempo. Certi giorni la si sente di più, altri di meno e soltanto alla fine si potrà apprezzare, completamente, tutto quanto l’effetto.
Quando la seduta di terapia è stata inutile?
Alla luce di tutto questo, capisci da te che non esistono sedute inutili. Ogni volta che si torna dentro la stanza di terapia si decide di proseguire una relazione, di dare una vita a un incontro che sarà un tassello fondamentale per l’esito finale.
Perchè la terapia è una medicina che si dipana e diluisce nel tempo. Certi giorni la si sente di più, altri di meno e soltanto alla fine si potrà assaporare, completamente, tutto quanto l’effetto.
Se hai dei dubbi o ti stai chiedendo se la terapia può esserti d’aiuto, questo articolo potrebbe esserti molto utile:
